home> istituto don bosco

Progetto
Educativo

La scuola come luogo di esperienza

”Liberi di educare per educare alla libertà” non è semplicemente uno slogan ma è l’ipotesi culturale che riunisce un gruppo di scuole, nate dalla tradizione cristiana, che hanno come scopo l’istruzione e l’educazione dei bambini e dei giovani.

Le nostre scuole sono luoghi in cui si vive e si propone un’esperienza: cioè un luogo di incontro attivo, positivo e stimolante con la realtà; un luogo dove non si acquisiscono semplicemente nozioni, ma dove si impara a verificare le proposte in modo autonomo e dinamico, in prima persona.

Educare è introdurre ad un rapporto appassionato con la realtà per riconoscerne il significato. La curiosità e lo stupore dell’alunno vengono sollecitati a un paragone critico con la propria esperienza.

La verifica dell’alunno è così più libera e l’alunno è introdotto alla conoscenza attraverso i diversi linguaggi della realtà: le discipline.

I 5 punti

IN PRIMO PIANO LA PERSONA
Ogni ragazzo è unico e irripetibile con il suo temperamento, le sue inclinazioni e le sue esigenze. La scuola che vogliamo è un luogo capace di accogliere tutta la persona per realizzare le naturali potenzialità e stimolare l’interesse per la realtà nei suoi molteplici aspetti.

SCUOLA E FAMIGLIA INSIEME
Gli insegnanti collaborano con la famiglia nell’accompagnare il ragazzo nel cammino di crescita. Per questo la scuola è strumento pedagogico al servizio della famiglia che sceglie per i propri figli una proposta formativa e didattica a cui aderisce e con cui si implica.

GLI INSEGNANTI: UN PUNTO DI RIFERIMENTO AUTOREVOLE
L’ipotesi culturale si esprime attraverso un certo modo di lavorare che parte dal momento scolastico per giungere a coinvolgere la vita intera. Il docente perciò concepisce il proprio compito non limitato al ruolo di istruire e fornire informazioni ma è chiamato a vivere l’avventura dell’incontro tra la propria esperienza e l’umanità di ogni singolo alunno.

UNITARIETA’ DELLA PROPOSTA EDUCATIVA
Introdurre alla realtà significa offrire una proposta educativa unitaria che si presenti solida, intensa, sicura e, via via che il ragazzo diventa più grande, verificabile.

APPARTENENZA A UNA RETE
Il nostro Istituto fa parte di Liberi di Educare, una rete di scuole al servizio dell’educazione, nelle quali si propone un progetto educativo unitario, dal nido alla scuola secondaria di II grado.

Impostazione metodologica

Le esperienze vissute ogni giorno sono condivise dall’educatore, così che il bambino possa essere indotto ad interagire con esse, utilizzando al meglio le proprie risorse.

Per questo, anche il docente non è chiamato solo a programmare delle risposte a delle domande, ma soprattutto a vivere l’avventura dell’impatto con una persona diversa dall’adulto che può dare risposte impreviste, dalle quali l’insegnante stesso non può prescindere per definire il passo successivo.

Il bambino, con la curiosità e la voglia di conoscere ed imparare, proprie della sua età, è aiutato a guardare all’insegnante non come ad un modello da imitare, ma come punto di riferimento, di stimolo e di verifica di tutte le acquisizioni ed è invitato a partecipare attivamente a tutte le proposte della scuola.

Il bambino protagonista attivo della propria educazione

A chi sceglie di frequentare la scuola viene richiesto non la condivisione a priori di lavoro proposta, ma la serietà nel verificarla. Il bambino è infatti il protagonista della propria formazione.

Come membro della comunità educante, egli partecipa attivamente al suo cammino formativo, secondo i modi più idonei alla sua età.

Sperimenta i valori dell’amicizia, del dialogo e della socialità; instaura rapporti sempre più allargati che gli consentono di fare esperienze di condivisione e fraternità; si apre gradualmente all’accoglienza della diversità dell’altro.

Gli insegnanti, animatori dell’azione educativa

I docenti concepiscono la propria funzione come impegno prima di tutto personale, come avventura educativa nella quale, mettendo in gioco la loro vita con quella degli alunni, fanno sì che il loro compito non si esaurisca nel fornire semplici nozioni/informazioni.

Gli insegnanti educano a partire da una proposta chiara che si presenta come ipotesi educativa verificabile.

Il collegio dei docenti, con le specifiche competenze professionali e con la creatività di ogni singolo insegnante, vive il proprio compito educativo in unità di intenti e di azione, realizzando un clima di amicizia e di accoglienza.

Gli insegnanti integrano, con la loro opera, l’azione educativa dei genitori.

Ad essi è richiesto:

  • di vivere la passione educativa come scelta;
  • la disponibilità ad attuare il ruolo educativo secondo lo stile proprio della scuola
  • le competenze professionali di tipo culturale, didattico, organizzativo, all’interno delle quali acquista particolare importanza la capacità di progettazione personale e collegiale.

I genitori primi educatori e corresponsabili con la scuola

I genitori sono i primi responsabili dell’educazione dei figli. La scuola si pone come strumento pedagogico che affianca la famiglia nel compito educativo.
La famiglia è parte fondamentale dell’attività scolastica, aderendo alla proposta educativa della scuola e collaborando alla realizzazione del suo progetto.

Iscriviti alla nostra Newsletter